Le cellule mesenchimali hanno una diffusione sempre più capillare nella chirurgia ortopedica .
L’utilizzo di queste cellule è sempre più diffuso ed i risultati sempre più conclamati.
Le applicazioni di queste cellule sono:
La diffusione di questa procedura ha portato al miglioramento progressivo della tecnica.
Sappiamo tutti che le cellule mesenchimali si trovano nei tessuti connettivali.
Il metodo più diffuso di prelievo è quello del grasso sottocutaneo o dalla spongiosa dell’osso.
Ambedue questi metodi utilizzano Kits dedicati che rendono la procedura semplice e rapida.
Oggi abbiamo una strumentazione che consiste in un ago particolare che ha una punta micrometrica, questa è chiusa al suo apice e serve solo a perforare e l’aspirazione avviene attraverso fori che sono sul lato della cannula.
Questa punta permette di entrare dolcemente nella corticale esterna, di essere affondata di due (2) centimetri, successivamente di effettuare aspirazione del primo cc di midollo.
A questo punto si può affondare la punta di quanto il chirurgo decida con la precauzione di aspirare uno (1) cc ogni 0,5 cm di cui si arretrerà la canula.
Tutto ciò fino al quantitativo desiderato.
A questo punto l’aspirato midollare è pronto e possiamo iniettarla nel tessuto ricevente.
Qualora l’aspirato avesse incluso frammenti di osso si può effettuare una pulizia con un particolare filtro di cui il Kit è fornito.
Questa tecnica è semplice e vantaggiosa, rapida ed efficiente.
Le tecniche di applicazione sono le più svariate a seconda del tessuto ricevente
NELLE PSEUDOARTROSI
Tutti sappiamo che pseudoartrosi e ritardi di consolidazione sono fratture che tendono a non guarire.
In questi casi si apre il focolaio di frattura. Si pulisce della parte di osso non più vitale e si effettua questa toilette finchè non si arriva all’osso sanguinante, si posizionano trapianti di osso se c’è un <<gap>> (mancanza) di osso.
A questo punto si sparge nell’osso un buon quantitativo di cellule mesenchemali che devono avvolgere l’intera zona.
Si effettua perciò una accurata sutura per piani.
In genere a circa 40-60 giorni si evidenziano segni radiografici di callosità ossea in crescita.
E’ chiaro che nel frattempo i due monconi ossei sono stati tenuti, immobilizzati per permettere alle cellule di fare il loro lavoro.
NELLE TENDINITI O LESIONI TENDINEE
In questo caso il trattamento è simile.
Anche in queste patologie è importante effettuare una toilette accurata ed una asportazione di ogni cellula non più vitale. Anche in questo caso si effettuerà una vera inibizione del tendine e dei tessuti circostanti.
Se si tratta di una rottura del tendine spesso è necessario ribaltare una parte vitale del tendine che va a coprire il <gap> che si è creato in seguito alla lesione.
INFILTRAZIONI INTRARTICOLARI
Tutte le nostre articolazioni possono essere trattate con infiltrazioni che possono apportare un contributo nutrizionale, fluidificante e rigenerante alle nostre cellule cartillaginee.
Le infiltrazioni possono essere utilizzate dopo una toilette artroscopica come nel ginocchio, nella spalla, nell’anca e nella caviglia, oppure, direttamente nella articolazione.
In ambedue i casi l’effetto antinfiammatorio, rigenerante e fluidificante è migliorativo.