Sono trascorsi alcuni anni da quando abbiamo iniziato ad utilizzare le cellule mesenchimali come coadiuvanti di vari interventi chirurgici in ortopedia. Tralasciamo l’utilizzo classico che avviene da anni per il trattamento delle lesioni condrali e per favorire la consolidazione delle pseudoartrosi. Esistono dei campi di utilizzo che stanno dando dei buoni risultati soltanto adesso e che comunque solo adesso possiamo dire che i risultati a distanza siano soddisfacenti.
Tutti conosciamo la tecnica chirurgica che ci permette di impiantare in modo corretto una protesi di ginocchio o di anca. Da qualche tempo noi, dopo la preparazione dell’osso, sia esso femore tibia o cotile, dopo aver ultimato i tagli necessari o dopo aver adeguatamente alesato il cotile, ricorriamo all’immissione di cellule mesenchimali che abbiamo preventivamente prelevate dal grasso sottocutaneo dell’addome piuttosto che dall’osso spongioso dell’ala iliaca.
E’ chiaro che questa procedura è sostitutiva dell’utilizzo di cemento. Il vantaggio e’ quello di favorire una integrazione dell’osso spongioso direttamente alla componente protesica senza la mediazione del cemento che in alcuni casi ci ha procurato dispiaceri ( scollamenti , aree di osteolisi etc….).
Se l’impianto è stato corretto si può concedere il carico con la stessa sollecitudine e la fase riabilitativa non subisce modifiche ne’ ritardi. Riteniamo che si tratti di una procedura da utilizzare o comunque che possa far parte del bagaglio di esperienze a cui un chirurgo può ricorrere con fiducia.
Lo abbiamo usato nel trattamento artroscopico di questa patologia. E’ necessario visualizzare la lesione sottoporla ad adeguata toilette del focolaio, ridurre la lesione nella sua nicchia fissarla e, prima di sintetizzarla iniettare nel sito accettante le cellule prelevate precedentemente.
Questo trattamento favorisce l’integrazione del frammento e la consolidazione. Permette al paziente di riprendere l’attività sportiva già al quarto mese dopo l’impianto. Noi utilizziamo controlli tac a 2 e a 4 mesi dal trattamento per avere garanzia di stabilità
Questa tecnica chirurgica può avvalersi delle cellule mesenchimali per rendere più rapida l’integrazione dell’impianto e perciò il recupero del giocatore all’attività sportiva.
Noi applichiamo le cellule, precedentemente prelevate, nel canale femorale e nel canale tibiale prima di aver posizionato il trapianto,sia esso tendine rotuleo o semitendine, nel suo alloggiamento.
Grazie a questa tecnica abbiamo favorito l’integrazione dell’impianto e abbiamo potuto permettere ad alcuni atleti un ritorno precoce all’attivita sportiva compatibilmente con il recupero totale del tono muscolare.
Questi sono solo 3 utilizzi di cellule mesenchimali. C’è la convinzione diffusa che si evidenzieranno tanti altri utilizzi validi e certamente costruttivi.