ARTROSI ANCA: SOLUZIONI E TRATTAMENTI
La scelta della trattamento della coxartrosi dipende dalla stadio del processo patologico e da vari fattori, tra cui:
• Le lesioni della cartilagine, che possono essere più o meno localizzate e profonde
• La localizzazione del problema: la cartilagine può essere danneggiata in un solo punto o più punti oppure essere diffusa a tutta l’articolazione
• La profondità, da cui dipende la scelta del trattamento più idoneo per mezzo di una classificazione in vari gradi a secondo dell’entità della lesione.
1) INFILTRAZIONI DI ACIDO IALURONICO
Le lesioni della cartilagine possono essere trattate con infiltrazioni di acido ialuronico, P.R.P. gel piastrinico o con trattamenti artroscopici. Questa soluzione può essere utilizzata nelle lesioni di I e II grado ed ha un effetto strettamente analgesico o antiinfiammatorio.
2) TRATTAMENTO ARTROSCOPICO
Il trattamento artroscopico in genere viene associato ad una toilette meniscale ed effettuato attraverso:
• Un trattamento sharing pulizia delle irregolarità che caratterizzano la lesione di II grado;
• Delle microfratture; perforazioni nel profondo della trama ossesa per in odo che le cellule mesenchimali che, una volta prelevate dal grasso sottocutaneo e rese concentrate dopo la frammentazione degli adiporiti possono essere posizionate nella lesione e tenute in loco cin un patch di acido ialuronico.
Chiaramente, questi trattamenti hanno l’obiettivo di permettere il miglioramento della sintomatologia e comunque il procrastinare della soluzione vera e definitiva che è la sostituzione protesica. In ogni caso, anche l’intervento di protesi oggi ha subito un processo evolutivo e migliorativo.
3) INTERVENTO DI PROTESI ALL'ANCA: COSA È CAMBIATO?
Negli ultimi anni, gli interventi di protesi d’anca si sono molto evoluti, soprattutto grazia a:
• Nuovi materiali; infatti oggi le protesi in titanio e polietilene hanno un coefficiente di scivolamento maggiore che permette una miglior durata nel tempo;
• Disegni del protesi che favoriscono anche lo scivolamento;
• Strumentari chirurgici, che permettono di ridurre l’incisione lavorando con una maggiore rapidità e riducendo l’incisione ed il danno muscolare.
Oggi l’operazione di protesi all’anca consente di mettere seduto il paziente già dopo due ore dall’inizio dell’intervento tenendolo seduto anche il giorno successivo. A questo punto, inizia un percorso fisioterapico aggressivo che permette al paziente di essere dimesso dopo circa 3 (tre) giorni e già dopo 20 (venti) giorni di poter fare a meno dei bastoni e riprendendo la sua vita normale.