E’ un intervento complesso che si rende necessario quando la situazione clinica dell’anca influisce sulla vita di relazione del paziente e ne riduce i movimenti andando ad influire in senso negativo sugli altri organi ed apparati.
Va preparato con accuratezza; sono necessarie:
*Durante questa visita il paziente si accorderà con l’anestesista sul tipo di anestesia da adottare. La scelta varia dalla
generale alla epidurale, alla periferica.
Con il “placet” di questi specialisti si può procedere con serenità all’intervento affidandosi ad una equipe
ortopedica e polispecialistica esperta e presso una struttura organizzata che abbia a disposizione una
“terapia intensiva”.
E’ necessario pre-depositare una sacca (unità) del proprio sangue che verrà reintegrato nella fase postoperatoria, se fosse necessario. Prese queste precauzioni l’intervento si può ritenere organizzato.
Dopo la prima notte dedicata alla terapia analgesica il paziente viene messo “seduto” il giorno successivo, ed “in piedi” 48 ore dopo. Deambulerà col fisioterapista nei tre giorni successivi, dimesso in quinta giornata. A questo punto il paziente può tornare a casa ove verrà riabilitato (a camminare) un’ora al giorno dal fisioterapista.
In alternativa, e a scelta del paziente, può trasferirsi presso una struttura dove effettuerà 20 giorni di fisioterapia in regime di ricovero. Nella maggior parte dei casi i pazienti dopo un mese dall’intervento hanno recuperato la loro autonomia e sono avviati ad una buona guarigione.