La rubrica del Professor Sandro Rossetti: La caviglia distratta
Sono una signora di 35 anni che ha avuto la disavventura di subire una distorsione della caviglia 20 giorni fa. Mi sono recata al P.S. dove mi hanno fatto una radiografia che non ha evidenziato frattura, mi è stato consigliato un tutore tipo AIR – CAST. Dopo alcuni giorni, persistendo il dolore e gonfiore, mi sono fatta visitare da un ortopedico privato che ha evidenziato una grave distrazione legamentosa e mi ha prescritto un tutore a stivaletto e una RMN e poi della fisioterapia. Nonostante ciò sono trascorsi 10 giorni e la situazione non migliora. Le faccio notare che prima della distorsione avevo avuto già altri episodi di cedimento.
Cosa mi consiglia?
Il Professore risponde:
La sua è una situazione che nei nostri P.S. si verifica spesso. La distorsione è una patologia molto frequente.
E’ necessario suddividere i pazienti in varie categorie:
La RMN è fondamentale nella diagnosi. Se si evidenzia una lesione del legamento (più frequentemente il legamento pero- neo astragalico anteriore).
Altra valutazione fondamentale è la richiesta di prestazione che il paziente evidenzia. Se il paziente è sportivo, giovane o meno giovane che ha il legamento danneggiato va ricostruito. Altrimenti residuerà sempre una caviglia cedevole ed è da evidenziare che ogni cedimento può provocare danni alla cartilagine procurando un aggravamento dei pro- cessi artrosici naturali.
Se il paziente è sedentario può accontentarsi di un idoneo rinforzo muscolare con particolare cura alla propriacezione per recuperare una caviglia quanto più possibile stabile ma non perfetta.
L’intervento chirurgico è semplice e consiste nella sostituzione del legamento danneggiato con una parte del tendine del muscolo peroniero lungo che viene fatta passare a tunnel nel malleolo peroneale e suturata su se stessa a sostituire il legamento che non c’è più.
Segue un mese di stivaletto (tutore ortopedico) e trattamento di fisioterapia.