Il nostro paziente, che per comodità chiamiamo Fernando, ebbe una frattura di rotula 20 anni fa giocando al calcio.
Purtroppo nessuno gli consigliò di operarsi e la frattura guarì con una modesta scomposizione dei frammenti.
La frattura guarì con un gradino di scomposizione che negli anni provocò una erosione progressiva della cartilagine del condilo femorale che divenne sempre più dolorosa, fino a rendere difficoltosa la deambulazione, provocando frequenti gonfiori.
Il nostro Fernando si presentò alla nostra attenzione all’età di 50 anni con una evidente zoppia.
Decisi di sottoporlo ad un impianto di protesi femoro-rotulea.
Questa protesi è composta da due componenti:
L’intervento è semplice e, grazie ad uno strumentario molto efficiente effettua 2 tagli anteriori che asportano la parte sofferente dei condili femorali e permette l’impianto di una maschera anteriore.
La seconda parte permette la asportazione della superficie rotulea e l’applicazione di una protesi in polietilene per evitare lo sfregamento tra superfici metalliche.
La riabilitazione è molto rapida.
Il paziente viene messo in piedi il giorno successivo ed inizio a deambulare immediatamente.
Dopo 15 giorni dall’intervento può abbandonare le stampelle e proseguire con un rinforzo muscolare, che lo porta a 30 giorni dall’intervento ad una deambulazione perfettamente armonica.