Il mondo della protesica di ginocchio è cambiato sostanzialmente negli ultimi anni per una variazione sostanziale dei materiali e tecnica di materiali stessi e di riabilitazione.
Cerchiamo di valutare cosa è successo e perché questa chirurgia abbia fatto passi da gigante.
Cosa è cambiato?
Analizziamo punto per punto.
- Design dei materiali: questi sono cambiati sostanzialmente le curvature del femore sono accentuate e le curve dei piatti di polietilene si sono ammorbidite per permettere alle curve dei condili femorale di alloggiarsi in modo più armonico sui piatti tibiali. La conseguenza è stata un aumento del range di flessione del ginocchio. Grazie a questi accorgimenti oggi la protesi permette una flessione fino a 120° del ginocchio protesizzato.
- Miglioramento dei materiali. Oggi, ricorrendo a leghe di materiali ricche di titanio si è ottenuto il risultato importantissimo di ridurre il peso dell’impianto protesico stesso e di aumentare la scorrevolezza. Oggi il coefficiente di attrito di questi materiali è molto vicino allo zero e ciò comporta una durata estremamente più lunga dell’impianto stesso. Anche il polietilene è cambiato sia nella struttura che è diventata estremamente resistente, sia nel disegno che accoglie il condilo in modo più avvolgente e perciò più congruo permettendo con ciò una estensione più ampia che ha portato ad un’ammento della flessione fino a 120°.
- Fast track: Questa tecnica ha cambiato tutto nella fase post operatoria e nei tempi di recupero. Alla chiusura del campo operatorio si effettua una infiltrazione dei tessuti profondi periarticolari con algesico e vasocostrittore. Tutto ciò permette già un’ora dopo il ritorno in camera di iniziare la riabilitazione con ginnastica passiva che permette all’articolazione di riprendere la fluidità articolare, e, permette al fisioterapista che prenderà in carico il paziente di verticalizzare il paziente dal giorno successivo e iniziare una deambulazione assistita con bastoni canadesi. Seguendo questa tecnica i tempi di recupero sono certamente più rapidi ed il paziente potrà liberarsi dei supporti (bastoni canadesi) già dopo 20/30 giorni.
Grazie all’inserimento di questi accorgimenti possiamo sostenere che oggi l’intervento di protesi di ginocchio è diventata un intervento di routine che garantisce al paziente un recupero alla vita quotidiana in circa 30 giorni con assoluta autonomia.