Sig. Franco da Padova Chiede:
Ho subito una frattura del condilo esterno dell’omero in corrispondenza del gomito. Sono stato operato tre mesi fa, ho portato il tutore per 40 giorni e da allora faccio FKT.
Va tutto bene, ma non riesco ad estendere il gomito nonostante gli sforzi del fisioterapista, che devo fare?
Il Professore risponde:
Purtroppo il gomito è un’articolazione molto complessa giacchè è composta da tre strutture ossee: – Radio – Ulna – Omero. Quando una di queste strutture subisce un danno la soluzione è chirurgica o incruenta (immobilizzazione). Ciò di cui spesso gli ortopedici non tengono conto è che questa articolazione non può essere immobilizzata per più di venti giorni, altrimenti và incontro a rigidità (limitazione in estensione e più raramente in flessione).
Tale complicazione è frequente e difficilmente risolvibile con la fisioterapia. Spesso anche dopo adeguata fisioterapia l’estensione appare limitata di 15-20°. Ritengo che il modo migliore, anzi l’unico, per risolvere questo problema possa essere l’artroscopia di gomito che ci permette di esplorare ed eventualmente risolvere le varie patologie che possono essere causa di blocco (es. release delle parti molli come capsule e legamenti; asportazione di eventuali corpi mobili; toilette della fossa olecranica ecc.).
Importante è iniziare della chinesiterapia (ginnastica) attiva e passiva, il giorno successivo all’artroscopia ed eventualmente posizionare il paziente su un Kinetec (telaio mobile per ginnastica passiva). Comunque questa articolazione non deve essere trascurata giacchè una limitazione articolare di alcuni mesi si risolve sempre, una limitazione che perdura per tempi più lunghi non sempre si risolve.