Un Paziente chiede:
Buongiorno.
Sono pianista e organista. In seguito ad una visita ortopedica, mi è stata diagnosticata l’epicondilite che interessa il braccio destro. Sono ormai diversi mesi che soffro di questo disturbo.
Mi è stato raccomandato di fare dello stretching per i muscoli epitrocleari ed epicondiloidei pre e post attività fisica.
Mi potrebbe indicare quali esercizi poter fare o che si rivelano maggiormente efficaci rispetto alla mia patologia?
La ringrazio
Il Professore Risponde:
L’ epicondilite e’ una patologia molto frequente che colpisce sia sportivi che non sportivi
E’ un dolore intenso che si evidenzia in corrispondenza del margine esterno del gomito, in corrispondenza della inserzione dei muscoli estensori dell’avambraccio.
Il paziente ha difficoltà a prendere oggetti e a stringere qualsiasi cosa nella mano, spesso il bicchiere o una bottiglia tendono a cadere. Ha difficoltà anche a stringere la mano.
Il trattamento può essere fisioterapico(laser, tecar, etc) ma spesso non è sufficiente. La fase successiva è infiltrativa e può essere cortisonica. Ma le infiltrazioni più efficaci sono a base di PRP (gel piastrinico).
Tecnica semplice che prevede il prelievo di 10cc di sangue centrifuga dello stesso, isolamento delle piastrine ed infiltrazione delle stesse. Si tratta di 2-3 infiltrazioni a distanza di 2
settimane.
A volte tutte le terapie falliscono e si deve ricorrere al trattamento chirurgico che consiste in una piccola incisione cutanea con disinserzione parziale dei tendini estensori dell’ avambraccio.
Il recupero è rapido e la soluzione, in genere, è sicura!