La spalla è un’articolazione molto complessa composta da tre strutture ossee (Omero, clavicola e scapola) da strutture capsulari, legamentose e tendinee.Come si può capire il funzionamento della spalla è il risultato di un equilibrio di tiranti che trazionano e rilasciano i corpi ossei, a seconda delle contrazioni muscolari.Questo complesso equilibrio permette alla spalla di essere l’articolazione con i movimenti più ampi del nostro organismo.
Infatti la spalla si eleva sul tronco, si intra ed extra ruota e ruota di 180 gradi.
Questa splendida armonia si altera ogni qualvolta uno dei tiranti si infiamma o si consuma o si danneggia.
L’articolazione può andare incontro a patologie flogistiche nell’età giovanile (tendiniti più o meno acute), a patologie traumatiche (contusioni, distorsioni, fratture) o a patologie degenerative da uso sconsiderato nello sportivo.
Nell’età più avanzata le alterazioni possono essere di carattere infiammatorio-degenerativo o artrosico (empeachment sottoacromiale o artrosi della spalla con usura e degenerazione della testa dell’omero).
Il trattamento delle patologie della spalla possono essere conservative o chirurgiche.
Consiste in terapia medica (farmaci) e terapia fisica (fisioterapia ginnastica posturale o pilates).
Altrimenti esiste la terapia chirurgica (artroscopia o protesica).
La tecnica artroscopica ci permette di trattare il conflitto sottoacromiale che determina lo schiacciamento dei tendini della cuffia effettuando una toilette dell’acromion (margine esterno della clavicola) una asportazione della borsa infiammata ed una toilette del tendine sofferente.
Tutto ciò permette di recuperare la articolarità ed una scomparsa della sintomatologia dolorosa.
Per via artroscopica è possibile effettuare una plastica della capsula articolare se ci troviamo di fronte ad una lussazione della spalla.
Quando ci troviamo davanti ad una degenerazione della testa omerale, associata spesso ad una deformazione della testa dobbiamo ricorrere ad una protesi della spalla.
A questo punto è necessario valutare con attenzione la cuffia dei rotatori cioè lo stato di integrità dei tendini di questa.
Se questi sono integri e funzionanti possiamo pensare di applicare una protesi anatomica.
Se questi risultano danneggiati o insufficienti cioè usurati è più prudente ricorrere ad una protesi inversa che permette alla spalla di funzionare egregiamente anche in assenza della cuffia.
Bisogna valutare anche che molto spesso è più facile per il paziente recuperare la efficienza della spalla con una protesi che dopo una artroscopia.
Perciò per un paziente anziano la protesi è la soluzione migliore e più rapida.