Annarita chiede:
Buongiorno,
sono una signora di 54 anni affetta da fibromialgia ed una forte forma di artrosi che purtroppo avanza velocemente colpendo più articolazioni che negli ultimi mesi ha fatto degenerare fortemente la mia spalla destra accusando costanti dolori ma anche forte limitazione di movimento.
Dalla recente risonanza alla spalla è emerso: Non alterazioni rilevanti per le superfici articolari acromion claverari. Marcata distensione liquida dei recessi capsulari gleno omerali. Deformità artrosiche di grado severo evidenti per le superfici gleno omerali, appiattite e allungate da grossolani osteoti marginali, fatto maggiormente evidente in piani caudali, ove coesistono aspetti erosivode generativi subconfrali piuttosto grossolani;
si associano aspetti di tenue e diffusa iperemia midollare, fatto maggiormente evidente a livello della testa omerale, siano a livello del collo omerale. Marcatamente assottigliato il tendine del sovraspinato, nel tratto inserzionale, con intensità di segnale alterata, su base degenerativa, con segni di iniziale fibrillazione della limitante bursale. Piccole alterazioni degenerative si rilevano per i rimanenti tendini che compongono la cuffia dei rotatori. Lieve ipotrofia del ventre muscolare del sovraspinato.
Conservato il trofismo dei rimanenti ventri muscolari. Un po ispessita la borsa sottodeltoidea. Il tendine capolungo del bicipite brachiale accenna alla minima sublussazione mediale e presenta discreta distensione liquida della guaina di rivestimento. Il consulto del mio ortopedico consiglia di eseguire una protesi di spalla ma visto la mia età sono a chiedere se secondo Lei può consigliare un intervento alternativo meno invasivo e qualora dovessi fare una protesi sarà garantita la ripresa di mobilità della spalla e l’attenuarsi dei dolori ? Sono residente nel Veneto potrei anche avere una indicazione su un bravo chirurgo ortopedico nelle vicinanze esperto in protesi ?
Ringrazio e saluto.
Il Professore risponde:
Dalla descrizione della paziente mi sembra necessario ricorrere ad una protesi di spalla. Questo trattamento chirurgico presenta due operazioni a seconda del fatto se la cuffia dei rotatori risulta integra o insufficiente o addirittura lacerata.
Nel primo caso si utilizza una protesi totale di spalla che permetterà un recupero della funzione pressochè totale. Nel secondo caso si ricorrerà ad una protesi inversa che avrà la capacità di permettere un recupero totale della articolarità sostituendo in tutto e per tutto la funzione della cuffia dei rotatori cioè quell’insieme di muscoli necessari ad elevare la spalla e farla ruotare al di sopra della nostra testa.
la riabilitazione di queste due alternative chirurgiche è rapido ed efficente. E’ sufficiente tenere a riposo la spalla per 10-15 giorni per far guarire bene la ferita operatoria per poi passare alla chinesiterapia passiva e successivamente a quella
attiva. A 30 – 40 giorni dall’intervento la spalla è recuperata.